Bicchiere: Coppetta da cocktail
Metodo: Shake & Strain
Decorazione: Rondella di lime
Ingredienti:
- 50 ml di dry gin
- 22 ml di curaçao
- 15 ml di succo di lime
- 1 dashes di Angostura bitters
- 1 dashes di orange bitters
Preparazione:
Quando si prepara un Pegu Club bisogna ricordare che il risultato deve essere un cocktail, aspro e rinfrescante, con una complessità di sapore dovuto ai bitters. Il gin dà la forza alcolica al drink e bilancia il sapore rotondo del curaçao.
I bitters danno equilibrio al drink, conferiscono profondità di sapore al gin, rendono il drink più secco rispetto al liquore all’arancia e stemperano la pungente acidità del lime.
Si prepara nello shaker e si versa in una coppetta da cocktail ben raffreddata.
Si decora con una rotella di lime.
La Storia:

Durante la colonizzazione inglese del Myanmar a fine ‘800, a Rangoon (oggi Yangon) c’era un club elitario per gentlemen, dove gli ufficiali inglesi erano soliti intrattenersi per un drink. Il nome “Pegu”, dal suono così esotico fu mutuato da un fiume che scorre in quella regione.Il signature cocktail passato alla storia, fu inventato nel 1880 ed era chiamato come questo locale in stile vittoriano .
Questo cocktail viene citato la prima volta da Harry MacElhone in “Barflies and Cocktails”, nel 1923 “Harry of Ciro’s ABC mixing cocktails, e nel Savoy cocktail book viene riportato come Pegu Club Cocktail, Craddock scrisse che : “è uno dei cocktails preferiti del Pegu Club di Burma, che ne ha fatto di strada, e viene ordinato in tutto il mondo”.

La moda Hipster, e il ritrovato interesse per le ricette storiche hanno ravvivato la popolarità di questo drink.
Nel 2005 a New York in onore dei fasti di quel locale di fine 19° secolo, Audrey Saunders (anticipando di molto le nuove tendenze e l’interesse per i “craft cocktails”) ha aperto a SoHo un club che si chiama Pegu e che serve il medesimo signature. Anche se a dire il vero, la ricetta newyorkese prevede più succo di lime e meno di curaçao.
