Rusty Nail

rusty nail cocktail reporter

Bicchiere : Old Fashioned

Tecnica : Stir & Strain

Decorazione : Zest di Limone

Ingredienti :

  • 45 ml di Scotch Whisky
  • 15 ml di Drambuie

Preparazione :

Mescolate gli ingredienti in un mixing glass con ghiaccio.
Filtrate aiutandovi con uno strainer e versate il cocktail in un bicchiere old fashioned colmo di ghiaccio.
Esprimete gli olii essenziali di una scorzetta di limone sulla superficie del drink e sul bordo del bicchiere e decorate.

Note sugli ingredienti :

Questa ricetta quasi sempre viene preparata con tecnica build, cioè mescolando i due ingredienti con ghiaccio direttamente nel bicchiere, ma questo metodo ha il limite di raggiungere la diluizione ideale solo dopo qualche minuto e qualche sorso.
Viceversa la preparazione nel mixing glass dà al drink da subito la diluizione buona per aprire gli aromi ed i sapori.

Il Rusty nail è un drink deciso e robusto, dal tenore alcolico che non fa sconti e si presenta robusto al palato. Il liquore a base di miele e spezie dà consistenza alla bevuta e aggiunge note speziate ed erbacee.
La scorzetta di limone richiama una frechezza che nel drink non è presente, ma che ben bilancia l’approccio al naso.

Mescolare Drambuie – un liquore fatto con whisky scozzese – ed il suo ingrediente di base “è una soluzione naturale”.
La scelta dello Scotch Whisky da utilizzare nella ricetta è sostanziale nella caratterizzazione del profilo del cocktail. Un blended Scotch è più rotondo e solo leggermente affumicato ed è quello più comunemente utilizzato nella preparazione di questo drink, al contrario l’utilizzo di un single malt … e se torbato, porterà note di fumo anche nel cocktail.

Il Drambuie è un liquore particolarmente “caldo” dove lo Scotch, le erbe ed il miele creano il caratteristico sapore robusto ma dolce.
Il liquore sposa molto bene con il whisky e ne arrotonda il sapore.
Le proporzioni tra gli ingredienti possono variare a seconda del palato del bevitore, ma il rapporto di 3 a 1 sembra essere la proporzione preferita dove la dolcezza del liquore è leggermente accennata.

La Storia :

La storia racconta che il Drambuie ebbe la sua prima distribuzione commerciale nel 1908 e anche se non vi è alcuna nota scritta, possiamo supporre che i primi esperimenti per unire lo Scotch ed il liquore non tardarono ad arrivare. Le ricerche dello storico del cocktail David Wondrich hanno scovato tracce di un drink miscelato con Scotch e Drambuie risalenti al 1937 in una ricetta, creata forse in occasione della British Industry Fair, chiamata appunto B.I.F. Il drink attribuito ad un barista di nome F.bennimann, prevedeva Scotch whisky, Drambuie, e una goccia di Angostura.

Una voce che “rimbalza” tra i vari blog, vuole che questo drink sia stato preparato nel 1942 in un bar di un lussuoso hotel hawaiano per l’artista Theodore Anderson, ma in realtà nessuno meziona con prove concrete il bar, l’hotel oppure il nome del barista.

Ritornando a fonti più certe, Wondrich su Esquire fa notare che c’è voluta circa un’altra generazione perché il drink assumesse il suo nome e la sua forma classica, durante gli anni infatti il Rusty nail ha provato diverse “identità”.

Una ricetta simile chiamata Little Club n.1 fece la sua comparsa nel libro “Bottoms Up” del 1951 di Ted Saucier (il Little Il club era un locale elegante sulla East Fifty-Fifth Street di N.Y., molto frequentato dai personaggi dello spettacolo).

Come conferma anche Dale DeGroff, in un pezzo scritto per una pagina americana, il successo della ricetta con Drambuie e Scoth lo si deve agli abili baristi del Club 21 di Manhattan all’inizio degli anni ’60”, dove il cocktail divenne famoso come D&S.

Club 21, l’esclusivo ristorante di Manhattan

Nei club degli ufficiali dell’USAF in Thailandia e Repubblica del Vietnam, veniva chiamato Mig-21, mentre nella parte occidentale degli States la ricetta aveva il nome di Knucklehead.

Di preciso non è chiaro chi abbia deciso il nome di Rusty Nail, ma divenne definitivo nel 1963, quando Gina MacKinnon, presidente della Drambuie Liqueur Company, diede al Rusty Nail la sua approvazione sul New York Times.

Il cocktail appare nell’edizione del 1967 della “Old Mister Boston Official Bartender’s Guide“, dove la ricetta prevedeva parti uguali di whisky e liquore.

Verso la fine degli anni ’60, i bar da New Orleans a New York servivano questo drink e “Hai provato un chiodo arrugginito?” divenne l’intercalare comune dei barmen del tempo.
La ricettà guadagnò una incredibile popolarità soprattutto perchè divenne il drink preferito del Rat Pack, il gruppo di uomini di spettacolo formato da Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop. I componenti del gruppo e gli aspiranti tali avevano doti di anticonformismo, il gusto per il bere e le ore piccole, la predisposizione all’allegria e l’assoluta indifferenza a qualsiasi critica.

The Rat Pack: Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis jr., Peter Lawford, Joey Bishop
Liquore Lochan Ora

Nonostante ora si possa preparare un Rusty Nail come si deve, solo con Drambuie, tra gli anni ’60 e gli anni ’70 il “Seagram’s Bartender Handbook” riportava la ricetta con il Lochan Ora, un liquore a base di whisky e miele, prodotto dai Chivas Brothers dal 1968 al 2010.

The Seagram Barman’s Handbook
Ted Haigh, Vintage and forgotten cocktails

Come per molti classici, la ricetta è variata spesso a seconda dei tempi e dei testi. Ted Haigh, l’autore di “Vintage Spirits and Forgotten Cocktails”, ha riportato una versione con due parti di Scotch e una parte di Drambuie.

La stessa ricetta la ritroviamo nel libro “Agitato & Mescolato“di Douglas Ankrah (l’inventore del Porn Star Martini). É plausibile credere che la versione con un rapporto 2:1 a cavallo tra gli anni ’90 e gli inizi del 2000 sia dovuta al modo di bere nettamente più dolce di quegli anni. Una particolarità nel libro di Ankrah è che consiglia la preparazione di un Rusty Nail per la festa del Papà.

La combinazione dei due ingredienti negli anni è stata proposta spesso in modi diversi, qualche volta servita con l’aggiunta di bitters o addirittura in bicchieri senza ghiaccio e quasi sempre preparata con tecnica “build” direttamente nel bicchiere. Fortunatamente la versione di Jim Meehan nel suo Manuale del Bartender del 2017 è l’evidente conferma che il Rusty Nail è tornato alla sua forma più semplice ma anche migliore: un drink tendenzialmente secco (a meno che non sia servito per dessert o a palati più “golosi”) con solo due ingredienti serviti con ghiaccio, dove la diluizione necessaria al drink è data dalla preparazione stir&strain e non dal ghiaccio sciolto nel bicchiere.

Jim Meehan, Bartender’s manual
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